Il croato ha giocato una partita davvero sottotono. Il Toro lo aspetta e Vanoli lo studia da trequartista del 4-3-1-2
Una partita negativa per Nikola Vlasic, da cui è lecito aspettarsi di più, in un momento in cui il Torino ha bisogno di risposte confortanti dai suoi giocatori migliori. Contro la Fiorentina, il croato ha avuto enormi difficoltà ad entrare nel vivo del gioco e le sue rare iniziative si sono rivelate velleitarie, come la debole conclusione nel secondo tempo, l’unica che ha costretto De Gea a intervenire durante l’intera partita. È evidente che il Torino stia attraversando un periodo di magra generale, accompagnato da una scarsa ispirazione dei singoli, che devono sforzarsi maggiormente in fase offensiva da quando, un mese fa, Duvan Zapata è uscito dal gruppo.
Vlasic, titolare dopo la panchina di Roma
Il numero 10, che per Vanoli doveva essere un nuovo acquisto, sta affrontando i soliti annosi problemi. Vlasic è un giocatore di difficile collocazione. Aveva iniziato la stagione con un assist per Adams contro la Lazio e un gol su rigore all’Inter. Tuttavia, da quando Vanoli lo ha schierato dal primo minuto, del croato si ricordano soprattutto le imprecisioni e un evidente spaesamento. Il mister si aspettava questa situazione dopo l’infortunio. Vlasic deve riconquistare la condizione, ma vista la sua recente e faticosa risalita ha preferito farlo riposare a Roma, dove il Toro non ha concluso nulla. Contro la Fiorentina, gli effetti positivi del turno di riposo non si sono verificati. Il croato si è adattato al copione dell’ultimo mese.
Il passaggio a trequartista
Rispetto alle gare precedenti, in cui Vlasic era stato schierato come mezzala, contro i viola ha giocato più avanzato. Vanoli lo sta provando come trequartista, permettendogli di muoversi dietro le due punte. Si tratta di esperimenti volti a trovare un gol smarrito. Non era mai successo che la squadra di Vanoli rimanesse a secco per due gare consecutive. È una situazione inedita, come potrebbe essere un cambio di modulo, con Vlasic che agisce da trequartista come prova generale del passaggio tattico che Vanoli intende attuare dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Il mister lo ha detto più volte: “Non sono un integralista”, e se ci sono necessarie correzioni, quale momento è più propizio di questo, di fronte a una crisi che fa riemergere pessimismo e inquietudine?
Non è un trequartista. Ljacic era un trequartista. Giocava bene nel 433…..ma tanto nella squadra di Cairo si acquistano i giocatori poi si adattano.
Riflessioni pre-derby I derby giocati nell’ era 🐷 sono stati disastrosi ed era difficile fare peggio.Le statistiche sono impietose come mai nella nostra storia. Se sabato si perdesse,come da ventennale tradizione, la contestazione si amplificherebbe a dismisura alzando il livello creando un ambiente ancora più rumoroso e ostile, difficilmente gestibile.… Leggi il resto »
Povero ragazzo, si sbatte tanto ma ne ha sempre 2 addosso, ma lui non è trequartista Ljacic o Iago Falque,deve stare a centrocampo e giocare piu libero, i colpi li ha, l’esperienza pur essendo giovane pure,dai Nikola prendi la squadra sulle spalle e quel poco di buono che c è… Leggi il resto »
bello “iniziare” la giornata con questa ventata di ottimismo. incrociamo le dita!
Vero 🙂 !! Leggere James75 è bello (anche) per questo. Forza fratelli che riusciamo nel ns intento !!!!